L’autunno è una stagione malinconica e testarda e quando ti rapisce non ti da più tregua.
Oggi poi, verrebbe voglia di infilarsi sotto la coperta di lana della nonna e partire con la fantasia fin dove possibile per poi non tornare più.
Ci sono istanti in cui il giallo delle foglie mi illumina l’anima, mi colora e non ho paura dell’inverno che sta per arrivare…lo scarto è brevissimo:i colori caldi tramutano in gelidi contrasti ed io quel freddo lo sento dentro.
Colpa delle parole, forse, parole che ti cadono addosso senza preavviso, come le foglie, parole di troppo che non vengono pesate a dovere e ti rovinano i pensieri buoni. Parole che ti tengono a venti centimetri da terra, le spalle al muro, come uno stiletto nel cuore.
Fuori è un concerto di foglie che scivolano a terra.
Lo stesso dentro di me.
(La ricetta dei biscotti è la stessa che ho usato qui, con l’aggiunta di un paio di cucchiai di cacao amaro per la frolla al cacao).
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2 comments
Le foto, le parole maninconiche che avvolgono questo post, la melodia. Tutto di questo post sembra magico. Complimenti e grazie per la tua visita
Grazie davvero,dev’essere l’autunno che riesce a ispirarmi!A presto!